San Felice Terme e il parco tematico francescano

Nella suggestiva quiete del territorio comunale compreso  tra il Monte Subasio e Cannara  luoghi in cui è forte il connubio tra natura e francescanesimo, si trova la località di San Felice Terme.

Nell’area sgorgano da sempre le acque  provenienti dalla Montagna di Assisi “humili et caste” così come recita il Cantico delle Creature  che confluiscono poi a Cannara nel fiume Topino dove avvenne la predica agli uccelli di San Francesco,  dove nacque il terzo ordine francescano e dove si trovava, prima di essere trafugata da Napoleone Bonaparte nel 1797, l’originale statua della “Madonna Nera” nota come “Madonna di Loreto” che molti studiosi affermano rappresenti la forza primordiale della natura. La statua venne poi restituita col Trattato di Tolentino, ma per sopperire alla mancanza, il culto della Vergine Lauretana venne affidato al simulacro, identico all’originale, realizzato in legno di pioppo che è ancora oggi conservato a Cannara (PG).

A consolidare questo legame, nella zona furono fatti nascere, da dei rami provenienti dal cipresso presente nel Convento della Santa Croce dei frati minori di Verucchio in provincia di Rimini e piantato dal Santo di Assisi nel XIII secolo d.C., alcuni esemplari chiamati appunto “cipressi di San Francesco” che qui si svilupparono con incredibile vigore.

Nel XVII  secolo, lo storico Fausto Gentile Donnola narrava le proprietà benefiche delle sorgenti della zona, dicendo: “l’acqua perfetta e per uso dei bagni et hoggi ancora serve detta acqua per chi patisce di male di fegato e di difficoltà ad urinare”.

Questo spiega perchè  le persone si recavano da secoli nei numerosi punti della zona  in cui le preziose acque  fuoriuscivano spontaneamente, per beneficiare degli effetti terapeutici di tale risorsa che la natura generosamente regalava loro.

Tutto questo comunque rappresentava la continuazione di una tradizione termale che affondava le sue radici già in epoca romana quando nelle zone circostanti sorgevano delle strutture termali di cui oggi restano importanti testimonianze archeologiche a Cannara, Assisi, Bevagna e Spello

Oggi la tradizione continua  e nell’attuale centro termale  si effettuano diversi tipi di cure: bagni, fanghi, inalazioni, percorsi vascolari, riabilitazioni ed altre terapie che hanno fatto ancor di più capire l’importanza di ciò che la Natura ci offre, importanza sempre sottolineata nei messaggi del Santo di Assisi.

Proprio per tutte queste coincidenze è stato dato il nome “Terme Francescane” allo stabilimento termale ed è nato intorno ad esso un parco tematico Francescano con piazze e monumenti che ricordano la vita di San Francesco.

Tutto questo completa un percorso dalla duplice valenza turistica e culturale che, partendo da Cannara dove è avvenuta la Predica agli Uccelli di San Francesco, passa per la località San Felice Terme e le Terme Francescane, dove vengono utilizzate ed esaltate le acque provenienti dal Monte Subasio (citato da Dante nella Divina Commedia) e dove si trova il Parco Tematico Francescano e dove vennero realizzati i cipressi di San Francesco, proseguendo per Rivotorto fino ad Assisi.


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