Deruta

 

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Il borgo cittadino è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia ed il suo centro storico conserva ancora l’aspetto di castello fortificato, ruolo che in passato aveva la città come valido baluardo della città di Perugia a sud.

Numerose sono le testimonianze di una presenza abitativa in epoca romana, tutte confermate da resti architettonici caratteristici come capitelli, anfore ed epigrafi, ancora oggi visibili nell’atrio del municipio. Dal ritrovamento di un frammento di lastra decorativa dell’VII secolo, si può risalire alla presenza di un borgo fiorente ed operativo già nell’Alto Medioevo.

Verso l’anno mille l’Imperatore Ottone III cedette il paese ad alcuni nobili germanici conferendogli il titolo di Nobiles de Deruta. Nel XIII secolo Deruta ha un proprio Statuto (andato perso) seguito, nel 1456, da un nuovo documento in volgare. Questo prevede la presenza nel castello, oltre che di un podestà inviato da Perugia, di quattro boni omini eletti tra gli abitanti. Le continue pestilenze, della seconda metà del Quattrocento, sterminarono la popolazione, tanto da comportare una riduzione della cinta muraria.

Durante la Guerra del sale (1540) Deruta, schieratasi contro il Papa, consegnò addirittura le chiavi del paese a Pier Luigi Farnese capitano di ventura al soldo papale, ma nonostante ciò subì saccheggi e devastazioni. L’assoggettamento di Perugia alla Chiesa portò anche alla cittadina un lungo periodo di pace. È proprio in questi anni che si ebbe il massimo sviluppo della lavorazione della maiolica artistica, attività che, nel corso dei secoli, ha fatto conoscere Deruta nel mondo.

LLa sottomissione al governo pontificio durò fino al 1860, a parte due brevi interruzioni legate al dominio francese: tra il 1798 e il 1800 fu inclusa nella Repubblica Romana come quarto cantone del Dipartimento del Trasimeno e, fra il 1809 e il 1814 fece parte dell’Impero napoleonico.

A ridosso dell’antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio da dove, salendo per tre porte dell’antico sistema difensivo, si accede al centro storico. La principale porta d’accesso è chiamata porta Sant’Angelo, le altre minori sono dette Porta Perugina e Porta del Borgo o Tuderte. Dal centro storico svettano le due torri civiche ed il campanile della Chiesa di San Francesco.

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